Abbiamo a cuore la nostra Terra

Birra Amarcord, birrificio familiare indipendente, nasce a Rimini nel 1997 da un territorio e in un territorio: la Romagna. Il legame con questa terra è il nostro leitmotiv fin dalle origini del birrificio, insieme all'attenzione alle materie prime ed all'ecologia. Con grande orgoglio, da Gennaio 2021 l'attività del birrificio ha raggiunto l'obiettivo "impatto zero" dal punto di vista energetico.


Quando parliamo di Terra, parliamo di un bene comune da preservare e tramandare. Per questo abbiamo scelto di realizzare un prodotto naturale e genuino, privilegiando materie prime provenienti da agricoltura sostenibile italiana, e implementando strategie che ci consentono di avere ogni giorno un impatto ambientale nullo.


Ad oggi infatti, l'italianità degli ingredienti che utilizziamo per ciascuna delle nostre birre rappresenta almeno l'80%, per arrivare addirittura ad oltre il 94%! Un passo importante che ci riempie di orgoglio, che ci dà la possibilità di produrre anche birre italiane al 100%.

Tutto questo senza però snaturare le ricette storiche che, talvolta, richiedono l'impiego di ingredienti provenienti da altri territori.


Sul fronte delle nostre scelte imprenditoriali legate alla tutela dell'ambiente e nello specifico ai temi energetici, abbiamo scelto di dare una ulteriore grande spinta verso una produzione completamente sostenibile delle nostre birre.


ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI CERTIFICATE

Dal 2020 Birra Amarcord utilizza esclusivamente energia elettrica da fonti rinnovabili certificate (che copre il 100% del fabbisogno del birrificio): una parte di essa la acquistiamo, un'altra parte la produciamo direttamente grazie all'impianto fotovoltaico installato già nel 2010 sul tetto del Birrificio.

Un chiaro segnale delle nostre continue attenzioni verso l'ambiente, un messaggio così forte che abbiamo scelto di comunicarlo in etichetta.


IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Come ben saprete, un impianto fotovoltaico serve a produrre istantaneamente energia elettrica attraverso l'energia solare, senza utilizzare nessun tipo di combustibile fossile.

Grazie all'impianto fotovoltaico installato sul tetto del birrificio nel 2010, evitiamo l'immissione in atmosfera di oltre 55 ton/CO2 all'anno e, sempre grazie al fotovoltaico, autoproduciamo, fino al 20% delle nostre necessità diurne in fatto di energia elettrica. Nel 2020, dopo 10 anni di servizio, il nostro impianto fotovoltaico ha quindi evitato l'immissione in atmosfera di oltre 550 tonnellate di CO2.

Nel 2020 abbiamo stimato un risparmio di ulteriori 650 ton/anno, grazie alla fornitura di partner certificati, che si aggiungono al risparmio di 55 tonnellate di CO2/ anno, del fotovoltaico.


COMPENSAZIONE DELLA CO2

Finanziamo progetti in tutto il mondo per lo sviluppo di energie da fonti rinnovabili certificate che compensano le emissioni derivate dall'utilizzo di gas metano

Sono davvero tante le iniziative da noi intraprese a sostegno dell'ambiente, che ci stanno stimolando. Ad oggi tutti i progetti avviati stanno dando un grande risultato che ci rende orgogliosi e che ci stimola ancora di più nel proseguire i nostri sforzi di efficientamento energetico in tutte le aree del Birrificio.


MATERIE PRIME

Da sempre abbiamo il pallino per la qualità e per la sostenibilità. In questo momento storico sentiamo che questo percorso può essere intrapreso solo se ci riappropriamo dell'origine della birra, che nasce prima di tutto nel campo coltivato. Optando quindi per materie prime del Bel Paese, scegliamo di incentivare l'agricoltura italiana sostenibile.

Pensiamo, in quanto produttori, di avere una responsabilità molto grande verso il consumatore finale e verso l'ambiente: abbiamo il dovere di portare nelle vostre case, al bancone di un pub, al tavolo di un ristorante, un prodotto genuino, italiano, creato con amore, passione e con le migliori materie prime.

ACQUA

L'acqua è l'elemento fondamentale di tutte le birre, rappresentando circa il 90-95% della birra, e  la qualità o la tipologia di acqua, possono determinare gli stili birrai e/o le caratteristiche della birra stessa. Per questo motivo, storicamente i birrifici sorgevano in prossimità di sorgenti o falde acquifere, mentre oggi l'acqua può essere trattata per le esigenze produttive. Tuttavia avere la possibilità di lavorare su un’acqua già in partenza di ottima qualità è indubbiamente un vantaggio proprio perché evita al massimo l'intervento umano.

Per questo motivo, nel 2009, abbiamo deciso di spostare il birrificio ai piedi del Monte Nerone, in una zona incontaminata e ricca di acqua, alla ricerca di acqua pura di fonte, che ci garantisse una grande flessibilità nel produrre i diversi stili di birra che abbiamo creato. Come si faceva "una volta", abbiamo quindi scelto l'ubicazione del birrificio in funzione della qualità e purezza dell'acqua.

Non è stata una scelta comoda, ma quando abbiamo iniziato a produrre birra eravamo consapevoli che fare una buona birra non è affatto semplice!

LUPPOLO

Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Luppoli Italiani, a partire dal 2018 abbiamo potuto iniziare ad impiegare per le nostre birre un'elevata percentuale di luppolo italiano in fiore e in pellet, coltivato nelle campagne del Ravennate (Emilia Romagna). Questo è stato per noi l'inizio di una rivoluzione produttiva: provare a produrre una birra con la grande maggioranza degli ingredienti primari, coltivati in Italia. Il rapporto nato tra noi e la Cooperativa Luppoli Italiani nel 2018, è il virtuoso esempio di come un'azienda produttrice di birra e un'azienda agricola, avendo stabilito un rapporto di rispetto e fiducia, decidono di collaborare alla riconversione a luppoleto di 5 ettari di campi coltivati. Abbiamo infatti visto nascere il luppoleto e abbiamo sostenuto fin da subito la Cooperativa, quando ancora il luppoleto doveva essere avviato.

Oggi, il più grande luppoleto della Romagna e uno dei maggiori d'Italia, fa bella mostra di sé in quel di Grattacoppa (RA). È da qui che arriva il pregiato luppolo in fiore utilizzato nelle nostre birre.

 MALTO

Dal 2020 impieghiamo malto d'orzo proveniente da agricoltura sostenibile italiana e maltato in Italia. Questo recente accordo di fornitura, unito al frumento e farro crudi, che già da tanti anni sono esclusivamente di provenienza italiana, fa sì che oggi l'italianità degli ingredienti che Amarcord utilizza per ciascuna delle sue birre sia almeno l'89%, e contiamo nel medio termine di raggiungere quota 95.8% come quantità massima, senza modificare sostanzialmente alcuna ricetta.

Questo è stato un altro passo importante che ci riempie di orgoglio, e che ci avvicina alla produzione di birre italiane al 100%, dal campo coltivato fino al bicchiere di birra.


TREBBIE

sottoprodotto del malto d'orzo, dopo la produzione sono ancora ricche di elementi nutritivi ideali da inserire nel fieno destinato al bestiame

LIEVITI IN ECCESSO

prodotti naturalmente durante le fermentazioni, vengono donati ad un'azienda zootecnica locale che li usa come integratore nei mangimi

Queste iniziative si aggiungono alle tante scelte che negli anni abbiamo fatto, a partire da importanti investimenti che stanno garantendo un uso più razionale della risorsa idrica. Oltre ad averne dimezzato negli anni l'impiego, la maggior parte dell'acqua utilizzata, circa il 70% - 80%, viene comunque restituita all'ambiente, previa depurazione.

Inoltre, i sottoprodotti del malto d'orzo, come le cosiddette trebbie, per esempio, sono ancora ricchi di elementi nutritivi ideali per gli animali, e pertanto sono conferiti ad un'azienda zootecnica locale che li inserisce nel fieno del proprio bestiame.

Nella maggior parte dei casi, le birre sono fermentate con lieviti ad alta o bassa fermentazione. Il lievito accresce durante la fermentazione e, quello in eccesso, non più utile per la birra, contiene ancora numerosi nutrienti perfetti come integratore nei mangimi destinati a bestiame delle aziende zootecniche locali.